Supportare e promuovere i percorsi di protezione e reinserimento lavorativo per le donne vittime di violenza
Il supporto e la promozione dei percorsi di protezione e reinserimento lavorativo per le donne vittime di violenza, con incentivi alle aziende per il telelavoro e lo Smart Working, sono tutte misure contenute in un mio emendamento alla legge di Stabilità 2020 approvato nella Commissione Bilancio della Regione Lazio.
Un contributo alle politiche per le pari opportunità, frutto del lavoro collettivo del tavolo tematico 5 stelle sulle donne, che va ad aggiungersi alla mia proposta di legge sulla parità retributiva che vorrei aiutasse le donne a non subire più la prevaricazione economica, faccia subdola della violenza di genere. L’assenza di parità salariale è una condizione tristemente frequente e che pone tutte noi in uno stato di debolezza, portando addirittura ad essere esposte alle violenze, non solo fisiche, ma anche psicologiche, perché il messaggio latente e sbagliatissimo che viene così formalizzato nei luoghi di lavoro è che “se sei donna, a parità di competenze, rispetto ad un collega uomo vali – letteralmente – di meno”.
Garantire alle donne il diritto al lavoro e la parità di trattamento previene inoltre la cosiddetta violenza economica, pone anche le donne nella condizione di essere responsabili di se stesse, riprendere in mano le redini della propria vita, attivandosi concretamente e uscendo così dalla condizione di passività. La violenza sulle donne va combattuta con tutti gli strumenti, a cominciare dalle proprie risorse interiori e dalla propria capacità di risposta alle situazioni tossiche, accogliendo e creando per se stesse un’alternativa fuori dallo schema “vittima-carnefice”.
Il primo passo per ottenere l’indipendenza e svincolarsi da logiche sociali tossiche e violente è proprio l’autodeterminazione attraverso l’autonomia economica. E’ proprio il caso di dirlo: il lavoro nobilita la donna!