I fatti
La SDA express courier S.p.a. è una società del gruppo Poste Italiane con un bilancio in perdita dal 2009, condizione che nel settembre 2012 ha portato al licenziamento di circa una decina di dipendenti. Nel Gennaio 2013 l’azienda ha firmato un accordo sindacale anticrisi con scadenza in data 31/12/15; dopo la scadenza del suddetto patto anticrisi, le tre sigle sindacali CGIL, CISL e UIL hanno indetto uno sciopero nazionale per il 13/05/16, dal momento che i vertici della società SDA non hanno dato attuazione a quel piano industriale che si erano impegnati a realizzare per evitare di mettere in mobilità circa 100 dipendenti. Durante un incontro tra le parti sociali svoltosi il 5 Luglio, la SDA Express Courier S.p.a. ha presentato una serie di proposte relative alle condizioni di partecipazione dei lavoratori al processo di risanamento relativo agli anni 2016-2018, condizioni come la sospensione degli scatti salariali, il congelamento degli aumenti contrattuali, la sospensione dei ticket, la sospensione di due rate della quattordicesima mensilità, la modifica dell’orario di lavoro e altre ancora (proposte chiaramente inaccettabili per i dipendenti, già vessati dalla società, e dunque per i sindacati); nel mentre, la SDA ha ribadito l’intenzione di mettere in mobilità 100 lavoratori.
Da notare come nel corso degli ultimi anni Poste Italiane abbia condotto una politica aziendale che da una parte ha portato ad assumere dirigenti ben pagati – tra i quali il fratello del Ministro Angelino Alfano, nominato nel 2013 dirigente di Postecom (società internet del gruppo, partecipato al 100% dal Ministro dell’Economia e delle Finanze) – e dall’altra ha portato al licenziamento di decine di lavoratori, rendendo precaria la condizione di vita di molte famiglie.
La mia interrogazione
L’Interrogazione che ho presentato vuole promuovere un tavolo di trattativa tra le rappresentanze sindacali dei lavoratori e i vertici della società SDA Express Courier S.p.a.. L’obiettivo di elaborare un piano industriale che preveda la salvaguardia dei livelli occupazionali e il riconoscimento delle professionalità dei dipendenti della società.
Nella risposta del Ministro, si sottolinea come dal Novembre 2015 la società SDA abbia avviato un percorso di confronto con le Organizzazioni sindacali attraverso una serie di incontri tenutisi anche nel corso del 2016. È poi evidenziato come, in base alle informazioni acquisite, la SDA Express Courier S.p.a. riferisca di non aver manifestato la volontà di mettere in mobilità 100 lavoratori, avendo anzi mostrato l’intenzione (attraverso l’accordo integrativo) di salvaguardare l’occupazione, aumentata del 1,3% nell’anno 2015 rispetto al 2014. Infine, si illustrano i punti principali dell’accordo integrativo proposto alle Organizzazioni sindacali nel corso dell’incontro tenutosi il 27 Luglio scorso – proposta rifiutata dalla delegazione sindacale. La risposta del Ministro si conclude con una precisazione: malgrado le parti sociali in esame non abbiano richiesto al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali alcun incontro per esaminare la situazione occupazionale della SDA Express Couries S.p.a., il Governo continuerà a monitorare gli sviluppi futuri della vicenda. Una risposta che non soddisfa i lavoratori.